Il compostaggio è un processo naturale che, grazie all'azione di microorganismi e batteri, degrada il materiale organico in terriccio fertilizzante chiamato compost

Il compost a km zero è il compost trasformato localmente, direttamente dove si produce il rifiuto organico, senza costi ed emissioni di trasporto e senza problemi legati alle frequenze di raccolta degli scarti alimentari putrescibili. Il compost a km zero è sostenibile, riduce le emissioni di CO2, evita la produzione di rifiuti e utilizza la tecnica semplice e naturale del compostaggio domestico per trasformare l'umido in compost, una sostanza utilizzabile nel giardino, nell'orto o in agricoltura.

No, non servono additivi. Durante i primi utilizzi è utile inserire pellets o segatura per facilitare l'avvio del processo di compostaggio, in seguito è sufficiente inserire il rifiuto organico e il materiale assorbente necessario per controllare l'umidità.

Sono forme di compostaggio che avvengono dove l'organico viene prodotto utilizzando attrezzature come Big Hanna che hanno la capacità di trattare da 100 a 1200 kg di organico alla settimana, equivalenti alla produzione di circa 300 famiglie. Il processo che avviene all'interno di Big Hanna è lo stesso del compostaggio domestico o del compostaggio industriale.

Big Hanna è una compostiera collettiva, di comunità o aziendale che permette di gestire in automatico il processo di compostaggio in loco, cioè dove l'organico viene prodotto.

Rispetto al compostaggio industriale Big Hanna evita le alte frequenza di raccolta tipiche della frazione umida ed elimina i costi di trasporto agli impianti, che possono essere anche molto distanti.

Rispetto al compostaggio domestico Big Hanna permette di trattare in assoluta sicurezza, anche in ambienti chiusi, senza problemi di odori o scarichi, quantitativi molto superiori e in tempi minori di materiale organico.

I materiali organici sono mediamente composti per l'85% da acqua. Big Hanna restituisce circa il 10% in compost dei rifiuti introdotti.

Economicamente Big Hanna conviene quando gli impianti di trattamento sono molto distanti, quando il luogo di produzione è isolato, o quando non è attiva e non è prevista a breve l'attivazione di un circuito della frazione organica. Per le attività produttive dei settori alimentari, come mense, catering, o per le comunità come ospedali, scuole, carceri, Big Hanna può essere una soluzione utile perché semplifica la gestione quotidiana. In ogni caso Big Hanna riduce le emissioni di CO2, permette di trasformare il loco il proprio scarto organico ed evita la produzione di rifiuto.

No, i consumi elettrici sono minimi e indicati nelle schede tecniche di ogni singolo modello.

Big Hanna è prodotto in 4 modelli, T40, T60, T120 e T240. Ogni modello è pensato per una produzione settimanale di umido differente, per ottimizzare le prestazioni della macchina, i costi e semplificare la gestione.

Oltre ad alimentare Big Hanna regolarmente inserendo l'umido ogni qual volta che sia necessario, tutta la gestione del processo è automatica e non sono richiesti interventi manuali dell'operatore. Il materiale avanza all'interno di Big Hanna grazie ad alcune piccole rotazioni del cilindro di conferimento calibrate in modo da rispettare i tempi di maturazione del compost e le tre principali fasi. Nell'arco di circa 2 mesi il materiale compostato esce all'esterno dalla parte terminale di Big Hanna.

Serve aggiungere solo segatura in una quota pari a circa il 6%. Possono essere anche truccioli o pellet, molto pratici ed economici. L'esperienza d'uso in breve tempo indica quanto materiale ricco di carbonio serve in funzione della tipologia di scarti organici. Big Hanna ha un sensore di temperatura nel primo stadio che può essere facilmente utilizzato per capire quanta segatura serve aggiungere. Se la temperatura è troppo bassa serve più segatura per assorbire l'umidità che rallenta il processo, se è troppo alta ne serve meno.